Ed eccolo il mio preferito! Sempre acqua, tramonto e barche, ma con colori decisamente impossibili, o possibili per un attimo solo e poi ricordati e modificati nella visione di un pittore che ripensa il tramonto con barche. I nuvoloni sembrano comparse nel palcoscenico della fantasia e non danno nessun disagio, perché il bianco al centro è promessa di un giorno sereno, mentre il rosa e il viola del tramonto anticipano i colori di una notte rilassante. La via di luce sull’acqua parte direttamente dall’occhio di chi guarda e dilaga verso l’orizzonte.
Orizzonte che poi non è mare aperto: una striscia scura di terra si confonde col cielo, e sappiamo che siamo in laguna. A sinistra il porto è fitto di alberi di vele, di cui una ancora da ammainare spicca col suo bianco che si accoppia con una parvenza di grande radar sullo sfondo. Dietro agli alberi delle barche un campanile sommessamente identifica il luogo: con la sua forma senza guglia sembra proprio l’inconfondibile campanile di San Cassiano!
Le due barche in primo piano nel porto sono ferme, ma pronte per un altro viaggio, non necessariamente duro e faticoso, magari divertente, tra pesca e tuffi. I pescatori non ci sono, hanno lasciato i legni colorati a parlare di loro, nella baia, all’ora del tramonto.
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