Cosa fai se non sei Peggy?
Cosa fai se non sei Peggy Guggenheim, ti piacciono le opere d’arte, piccole e grandi, non hai capitali ma ti piace comprare?
Soprattutto quando ti piace scoprire, salvare dall’oblio qualcosa di già consumato, del cui valore in pochi si accorgono, o non lo reputano degno di qualcosa di più d’uno sguardo?
Semplice, vai per mercati dell’usato di oggetti in qualche modo artistici e compri quello che ti va, senza pensarci troppo sopra.
Gli oggetti parlano di noi, ma è indubbio che a me piace anche parlare degli oggetti, scoprire la loro storia o immaginarla, e con questo ricostruire realtà superate, che a volte può essere anche più affascinante di costruire il nuovo.
Queste pagine nascono proprio per questo, per non diventare semplicemente una accumulatrice seriale, ma per parlare dei miei acquisti e condividere con chi vorrà le mie piccole gioie.
Credo che tutto sia iniziato da qui, insomma il capostipite.

Un tavolino in onice, pesantissimo, mi era piaciuto subito, una specie di amore a prima vista. La scacchiera probabilmente non è mai stata usata come tale, oppure qualcuno si è venduto prima, a parte, i pezzi degli scacchi. Un giocatore che conosco bene mi dice che non si gioca bene con questi oggetti d’arredo, infatti secondo me è stato usato per appoggiare tazzine e bicchieri. Ora regge un bruciaincenso.